martedì 5 febbraio 2008

PARLIAMO DI RACCOLTA DIFFERENZIATA

Ponendo come principio guida la riduzione della quantità di rifiuti, quello che resta va in ogni caso avviato alla raccolta differenziata e, come tutti, ho trovato grande difficoltà nell'organizzare in casa un sistema che non facesse sembrare la cucina una discarica.

Il nostro Comune mette a disposizione i cassonetti per vetro-plastica-lattine, quello per il materiale biologico e quello per l'indifferenziato. Per la carta c'è una raccolta porta a porta ogni due settimane circa. Non abbiamo niente per l'olio da scartare.

Ci siamo ritrovati in cucina il secchiellino per il biologico, la carta sparsa in attesa che qualche anima buona la portasse nel ripostiglio dove teniamo il sacco apposito, un sacco da spesa sempre più strabordante di plastica varia e vetro appeso alla maniglia della porta finestra, un altro sacco con un tentativo (abortito) di raccolta delle scatole di latte che fanno in un Comune vicino...
L'aspetto di tutto questo era pessimo, ma edificante, in quanto faceva toccare con mano l'enorme quantità di spazzatura che una famiglia di quattro persone produce, cosa che tra l'altro ci ha indotto a cercare di ridurre in parte il materiale da scartare.
Sulle strategie per ridurre i nostri scarti parlerò un'altra volta, ora voglio solo descrivere l'organizzazione della raccolta differenziata in casa mia perchè ne sono molto orgogliosa e la ritengo il classico "fiore all'occhiello"...

Allora, per prima cosa ho sacrificato completamente lo spazio sotto il lavello, dove tenevo i vari detersivi di tutti i tipi inutili che ci inducono a comprare: ne tengo solo due o tre a portata di mano, il sapone da piatti, la candeggina, un pulitore sgrassante, un anticalcare in uno sportellino più piccolo;

gli altri, di utilizzo meno frequente, li ho relegati (molti ad esaurimento) nel ripostiglio.

Sotto il lavello ho allestito poi vari contenitori di grandezza giusta per sopportare un carico di qualche giorno, evitando di comperare ulteriore plastica nella forma di quei secchielli a scomparti che sono ingombranti e non calibrati per quello che devono contenere.

Ho messo quindi il secchiellino del biologico con i sacchetti in plastica biodegradabile che ci fornisce il Comune a portata di mano;


Una cesta per la carta che salta fuori dai piccoli imballi, dalla posta ecc. ecc. e quando è piena la riversiamo nel suo sacco nel ripostiglio in attesa di consegnarla. La carta più ingombrante va direttamente nel ripostiglio;


Una cesta da vignaiolo per plastica, vetro, lattine: quando è piena la carichiamo in macchina e la svuotiamo direttamente nel cassonetto;


Un contenitore per le pile ed uno per i farmaci scaduti: periodicamente li portiamo alle raccolte specifiche;


Il sacco per l'indifferenziato sta attaccato allo sportello interno del mobile.



Questo è il panorama generale e quando gli sportelli sono chiusi nella mia cucina non c'è traccia visibile di spazzatura.
Inoltre l'utilizzo di questo sistema rende tutto molto più semplice ed abbordabile anche per i ragazzi, che capiscono, si educano ed agiscono in prima persona nello smistamento.

VOTIAMO, VOTIAMO, VOTIAMO

Amici, guai a non votare, sarebbe l'errore della vita!
Non vi rassegnate, Berlu non vince se non facciamo il suo gioco.

a) VOTIAMO FORTISSIMO
b) VOTIAMO QUALCOSA DI SINISTRA
c) ANNULLIAMO LE SCHEDE BIANCHE

... e che un quinquennio senza Berlusconi sia con voi!


postato su
http://www.beppegrillo.it/ "Occhi bianchi sul pianeta terra"