giovedì 25 dicembre 2008

IL GIARDINO DI NATALE

Un giretto in giardino dopo mangiato, il tempo è brutto, però non mancano nemmeno in dicembre dei motivi interessanti. Alcune piante fioriscono, altre sono in abito invernale, quasi più bello di quello estivo...

La Rosa di Natale, Helleborus foetidus, in ritardo, ma sta per fiorire. 

Petasites fragrans, detta Vaniglia da inverno, dopo le prime gelate sta mettendo le nuove foglie ed insieme i fiori,  che ammorbidiscono il freddo con il loro inaspettato profumo. 

Le bacche colorate di Iris foetidissima, una pianta spontanea che, dopo una fioritura abbondante in giugno di iris blu-viola poco vistosi, accompagna il giardino anche in inverno.

Queste Giunchiglie sono state ferme per almeno quindici anni, tirando fuori solo foglie, e spesso ho tentato di disfarmene, poi improvvisamente si sono messe a fiorire ogni dicembre, e i fiori sono profumatissimi.

Il Pungitopo, Ruscus aculeatus, con le sue bacche rosse, a Natale non può mancare.

AUGURI


Disegno di Simone quando era piccolo

venerdì 19 dicembre 2008

OLIO USATO: UNA PENSATA DI GRANDE SUCCESSO


In fondo non è poi una grande pensata, perchè mia nonna utilizzava così l'olio usato, ed io ho abbastanza anni da ricordarmi di averla vista andare a dormire facendosi luce con la "lucerna", che riempiva con olio da un recipiente bisunto dove aveva raccolto parsimoniosamente i fondi delle oliere e l'olio di cucina (l'elettricità c'era, ma lei preferiva tenere le luci spente, se non era strettamente necessario). Mi ricordo che odoraccio faceva questo recipiente, di rancido, ma non proprio, di olio vecchio, un odore così caratteristico che ho sempre sentito dire dai miei, quando si mangiava qualcosa di grasso non proprio freschissimo, 'sa di olio di lucerna'.
La lucerna era un oggetto bellissimo per noi bambine, con le sue tre luci, il manico lungo per portarla in giro, e gli attrezzi appesi con una catenella al fusto, le pinzette a forbice per scorciare lo stoppino quando cominciava a fare troppo fumo, un cappuccetto per soffocare la fiamma al momento di spengere, un ferretto appuntito per ripulire i beccucci degli stoppini, il tutto di un ottone un po' sporco che aggiungeva bellezza. Peccato non ho una fotografia, cercherò di procurarmela.
Insomma, quest'estate ho fatto un po' di prove ed ho scoperto quanto è utile l'olio del fritto per illuminare il giardino con eleganza, risparmiando e riciclando qualcosa che normalmente è molto difficile smaltire.


Ci vuole un recipiente basso, una falda di stoppa ed un ferretto per tenerla in parte fuori dall'olio, versare l'olio, impregnare bene la stoppa e accendere; una scodellina d'olio dura parecchie ore e al buio fa compagnia. Se il recipiente ha anche un coperchio, si spegne facilmente la fiamma e si protegge l'olio rimasto.Ci sono solo due avvertenze, non mescolare con l'olio del commercio per le lampade da giardino perchè si incendia tutta la superficie, ed usare un recipiente basso perchè l'olio sale per capillarità nella stoppa molto lentamente, quindi in un recipiente alto ne brucia di più di quanto ne riesca a salire, consumando così lo stoppino.

martedì 16 dicembre 2008

FOTO AUTUNNALE

mercoledì 10 dicembre 2008

NON CI SONO PAROLE

www.nuovostileitaliano.it
Tanto per saperlo, questa immagine ributtante è la pubblicità di una ditta di gioielli (ma chi se li mette?). Ci deve essere qualche pubblicitario che ha pensato, sbagliando, di essere in grado di fare una provocazione, ma è possibile che in questa azienda non ci sia stato un cane che si sia accorto dell'abisso di cattivo gusto in cui stava sprofondando?
Per parte mia, ho scritto una mail di protesta al contatto sul sito web, chissà se gli verrà qualche dubbio...
Forse esagero, ma sono schifata.

sabato 29 novembre 2008

Caro Giornalino,

quanto tempo che non scrivo, certe volte perdo il filo degli argomenti (credo che succeda a tutti i blogger dilettanti) e mi sembra di non sapere più cosa dire...
Argomenti però ne ho tanti, ho già raccolto le varie fotografie necessarie, basta che mi metta a farlo, ho varie cose di vita comune, strategie di risparmio casalingo, autodifesa da consumatori, cose che ho fatto, fra poco ricomincio a metterle sul blog e non parlo più della ripugnante politica italiana. Promesso.

venerdì 21 novembre 2008

Io sì che ho amicizie che contano...

Mer 19/11/08, John Podesta, Obama-Biden Presidential Transition Team; autoresponse@esmtp.change.gov ha scritto:

Da: John Podesta, Obama-Biden Presidential Transition Team ;autoresponse@esmtp.change.gov;
Oggetto: Take a look
A: "Ixxxxx Gxxxxxx";xxxxxxx@yahoo.it;
Data: Mercoledì 19 novembre 2008, 21:29




Obama-Biden Transition Team

Dear Isabella,

62 days. That's how much time we have left to prepare for the Obama-Biden Administration that will bring the change Americans demanded so strongly in this past election.

President-elect Obama has set a high bar for the Transition team: to execute the most efficient, organized, and transparent transfer of power in American history. As a co-Chair for the Transition, I want to tell you about a few steps we've already taken to achieve this goal.

First, we adopted the strictest ethics guidelines ever applied to any transition team. President-elect Obama pledged to change the way Washington works, and that begins with shifting influence away from special interests and restoring it to the everyday Americans who are passionate about fixing the problems facing our country.

Opening up the Transition means listening to your ideas and stories and providing a window into how the process works.

To give you a look at how we're approaching some of the nation's most pressing issues, we filmed this meeting of our Energy and Environment Policy Transition Team and interviewed team member Heather Zichal.

Watch the video and submit your ideas on energy and the environment:

Watch the video

President-elect Obama and Vice President-elect Biden have set an ambitious agenda, and we are going to make Change.gov a source of information, as well as a place to participate in the decisions being made about your government.

Since the decisions we're making affect all Americans, we're counting on citizens from every walk of life to get involved. You can help us right now by making sure your friends and neighbors know about Change.gov and give their input, too.

We're continuing to develop new ways to open up the process, and we'll keep you posted along the way.

Thanks,

John

John Podesta
Obama-Biden Presidential Transition Team

giovedì 13 novembre 2008

sabato 8 novembre 2008

I'M SORRY

Dopo la figuraccia di quel disgraziato del Presidente del Consiglio ho sentito come tanti il bisogno di scusarmi e ho mandato un messaggio a Obama sul sito della Transizione www.change.gov.
Ho scritto questo:
"Thankyou for your election, the world seems to breathe in open air.
Sorry for italian Clown Premier. Dear President, don't trust him, he is natural born liar."

venerdì 7 novembre 2008

FINO A QUANDO, BERLUSCONI, ABUSERAI DELLA NOSTRA PAZIENZA?

La miseria morale e la maleducazione sesquipedale del disgraziato è incommentabile, metto un link alla galleria del quotidiano La Repubblica che raccoglie le "divertenti" prime pagine mondiali e aggiungo solo questo:
Berlusconi! paura, eh!

mercoledì 5 novembre 2008

BEATI LORO!


Buon per gli americani che si sono lasciati alle spalle la stupiditá, l'arroganza, le fandonie di guerra, i privilegi di pochi, loro ci sono riusciti.
Devono tenerselo da conto il loro Obama, e guardare che non glielo ammazzino.
I giornalisti, nel loro entusiasmo, hanno giá cominciato a chiamarlo 'BRACCOBAma' come giá anche dicono 'PAPARAZZIngher', é il prezzo della celebritá.
Sto meditando di mandargli un messaggio sul suo sito per dirgli di non fidarsi mai di Berlusconi, anche quando starnazzerá 'Il mio amico Obama, il mio amico Obama'.
A proposito, il mio sondaggio evidentemente era un campione universale, 5 su 5 per Obama!

giovedì 30 ottobre 2008

E' SOLO L'INIZIO


foto F.Darmanin
In questa giornata particolare, una manifestazione che ha invaso Roma e le altre cittá, un corteo che si é snodato praticamente lungo tutta l'Italia per una insurrezione pacifica, tre sono le cose che mi hanno colpito e fatto riflettere.
La prima: la legge Gelmini contro la scuola pubblica é stata approvata ieri da un Senato asserragliato e difeso da uno schieramento di polizia che teneva lontani gli studenti manifestanti. (Ma che gente é quella che governa contro le persone, nonostante le persone, con autoritarismo padronale? )
La seconda discende dalla prima: il Governo in carica é giá sconfitto, non dai cortei della scuola, ma dalle sue stesse scelte arroganti e dagli atteggiamenti sprezzanti di tutti i suoi componenti.
La terza é un'immagine bellissima: a Venezia gli studenti in corteo lungo il Ponte della Libertà che vengono salutati dai macchinisti con il fischio dei treni (davvero, allora, é solo l'inizio...)

mercoledì 15 ottobre 2008

LE OLIVE E IL DELIRIO DI ONNIPOTENZA

Mi sono messa in difficoltà da sola perchè ho voluto raccogliere in anticipo le olive dai nostri tre olivi che vivono da sempre nell'orto dei miei nonni. Tutto è cominciato quando un vicino mi ha detto che le sue erano pronte e che lui per sicurezza (...) le voleva levare: non ho avuto pace finchè non le ho potute levare anch'io.

Sono scappata dal lavoro molto più presto del solito, ho cominciato a stendere il telo alle quattro in corsa contro il tempo, ho cominciato con il rastrellino i rami alla mia altezza, andavo bene, poi la scala per più in alto, e se casco e muoio chi se ne accorge? intermezzi per costruire improbabili strumenti per rastrellare in alto, non ce la farò mai, accidenti a me e al mio delirio di onnipotenza, più della metà sono ancora più in alto, vanno potati per bene questi olivi, idea! ho fatto una potatura preventiva e come una pazza ho rastrellato prima del crepuscolo tutti i rami tagliati, un olivo è fatto, 17 gloriosi chili, gli altri li farò giovedì, poi via al frantoio a farmi infamare, mi daranno in cambio circa tre chili d'olio nuovo, PANT !

venerdì 10 ottobre 2008

NON E' CHE L'INIZIO

Una foto di mio figlio Francesco dalla manifestazione studentesca di oggi contro una scuola antidemocratica, classista, vecchia, nozionistica e autoritaria.
Dio mio, sono passati quaranta anni per niente?
Bello lo slogan, commovente e minaccioso il richiamo al maggio del '68

''CE N'EST Q'UN DEBUT, CONTINUONS-LE COMBAT''

giovedì 9 ottobre 2008

SORPRESE NEL GIARDINO DI OTTOBRE

Belle, le mie Lithops (dal greco antico Lithos, pietra e opsis, apparenza), ho fatto un giretto in giardino dopo tanti giorni di disattenzione, era quasi il crepuscolo, non credevo ai miei occhi quando ho visto che zitte zitte si erano messe a fiorire, ma è adesso il periodo di fioritura delle piante grasse?


Lithops in fiore


Poi ci sono questi piccoletti, non sono una gran sorpresa, li ho sempre visti mangiare le rose, ma questa volta li ho lasciati stare, in fondo le rose hanno fiorito indisturbate per tutta l'estate.


Larve di Arge sp. foto A.Sacchetti

Ho cercato sulle nostre guide e poi su internet per sapere qualcosa di loro e ho scoperto che potrebbero essere le larve di una piccola vespa, Arge pagana, che ho visto tante volte senza mai collegarla a questi bruchi. E' una vespina molto carina, con l'addome giallo ocra, le ali nere-blu trasparenti, che si muove a scatti rapidissimi. Devo prendere in prestito la foto da un bellissimo sito che ho trovato, lucianabartolini.net, che raccoglie tante immagini interessanti sulla vita praticamente sconosciuta degli insetti.


Arge pagana foto di Luciana Bartolini


martedì 23 settembre 2008


venerdì 19 settembre 2008

LE STORIE DEL TRENO 4


Un omino anziano, la classica persona di campagna che ne ha viste tante, di età indefinibile tra gli ottanta e i cento, alle sette di mattina parla a voce così alta che mi entrano nell'attenzione parole prima slegate, lavori seri...spostare i ballini...le strade nove ... colle rotonde mi ci perdo... Mi ritrovo ad ascoltare ad occhi chiusi:
"Oggi piove, l'avevano detto, oggigiorno i' ttempo lo vedono da lontano, mi ricordo il mi' nonno, siccome il Brogi aveva le prime macchinette pe'i capelli, si faceva rasare tutto (i capelli ce gli aveva tutti, eh), e diceva 'oggi arriva i' ttramontano' come ll'animali, come un cinghiale, oggi vedono colle fotografie i' ttempo in Australia, eh sì, il mondo è cambiato tanto, menomale ancora metti la cipolla nello sfritto e è sempre lei!"

giovedì 11 settembre 2008

IL LIBRO DELLE VISITE

Lasciatemi un cenno della vostra visita nei commenti, gradisco molto.

sabato 6 settembre 2008

COSTI INSOSTENIBILI, FACCIAMOCI SENTIRE


Ho inserito questo mio intervento sul forum per lo sciopero dei cellulari e ho sparso il link nel post, per fare partecipare più gente possibile:

Aderisco allo sciopero dei cellulari per il 18 settembre, ma tre ore sono troppo poche, forse 24 ore sarebbero un grande segnale, sostenibile anche per i piu ammalati di telefono; penso poi che la diffida per avere più trasparenza non serva a niente perchè abbiamo già tutti gli elementi per giudicare: da Vodafone a altro operatore spenderò 800 lire al minuto (!) e 300 lire di scatto alla risposta, più trasparente di così...Il fatto è che i prezzi devono calare, e di molto, ma che pensano, che anche noi andiamo tutti a rubare?
Scioperiamo, scioperiamo per il cellulare, per il pane, per la frutta, per il latte, per la benzina, per la luce, e dopo lo sciopero ricordiamoci tutti i giorni di comprare sempre meno cose, non consumiamo, non compriamo la plastica per non doverla riciclare, ripariamo da soli gli oggetti rotti, scambiamoci l'usato, inventiamo e riscopriamo ricette buonissime con gli avanzi e scambiamocele, facciamoci luce con l'olio usato, decresciamo felicemente...vedrete come se ne accorgono!

Ciao, al 18 di settembre.

mercoledì 3 settembre 2008

100 GIORNI: UNA INIZIATIVA DA SEGNALARE

Sull'edizione on-line del quotidiano L'Unità in questi giorni vene pubblicizzata un'iniziativa che trovo molto utile ed interessante, vista la cronica perdita di memoria che ci affligge tutti da qualche anno.
Nel senso che delle leggi per uso personale (e neppure in modica quantità) varate da questo governo ci accorgiamo tutti, ma poi, parlo per me, fra qualche mese non le so più elencare in un'eventuale discussione con qualche amico più "governativo" di me.
Questo e-book dell'Unità è molto istruttivo, e ne consiglio il download a tutti quelli che hanno il mio stesso problema.
Poi, giusto perchè di politica non voglio parlare, metto anche questo link per il paese di Berlusconia.

lunedì 1 settembre 2008

LE VACANZE FANNO MALE

Che tristezza, oggi ricomincio davvero la routine quotidiana, sono tornati tutti, le strade sono di nuovo impraticabili per il traffico, ricomincio a fare la pendolare, l'abbonamento del treno é di nuovo rincarato e nel timbrarlo mi é sembrato che una trappola mi si chiudesse addosso. Aiuto! Come dice Battiato, " non servono tranquillanti o ideologie, ci vuole un'altra vita".

venerdì 29 agosto 2008

BRAVO PROFESSORE !

Così si risponde alla solidarietà strumentale sulla pubblicazione altrettanto strumentale di intercettazioni telefoniche.
Anch'io faccio parte dei milioni di cittadini che non sono minimamente turbati dalle intercettazioni, anzi, ben vengano, perchè si dovrebbero impedire?
Intercettateci tutti, tutte le nostre telefonate possono essere rese pubbliche, è evidente però che qualcuno non può dire altrettanto.
(Avevo giurato di non parlare più di politica...)

domenica 17 agosto 2008

CHI HA VISTO QUESTO QUADRO?

Questo quadro ci è stato rubato nel 1992 e ho pensato di mettere in rete l'unica foto che abbiamo. Non ho perso la speranza di ritrovarlo, era molto bello ed anche un ricordo di famiglia.
Dalle notizie fornite dalla nonna, che è la memoria storica della famiglia Sacchetti, il quadro, un olio di Giotto Sacchetti, firmato in alto a sinistra, ritrae "Mamma Agnese", suocera del fratello Enrico.
Chi mi vuole contattare, può lasciare un commento a questo post.


Stolen Art: This is mine!
Contact me by comments to this post.

Vol d'art: c'est à moi!
Ecrivez moi ici.

sabato 16 agosto 2008

QUADRI RUBATI: FBI IN CERCA DEI PROPRIETARI

Da quando nel 1992 i ladri sono entrati in casa nostra e ci hanno rubato un bellissimo quadro di Giotto Sacchetti, spero sempre di ritrovarlo e non mi lascio sfuggire le gallerie on line dei ritrovamenti, anche se spesso non sono molto pertinenti come tempi e come luoghi di recupero, ma non si sa mai, la speranza è l'ultima a morire.
Ho cercato questa galleria dell' FBI dopo aver letto l'articolo di ieri su Repubblica sul recupero di quadri di cui si è persa la memoria, la metto anch'io on line, anche perchè sono quadri bellissimi.
Penso a questo signore che è morto e che nella sua vita segreta raccoglieva opere d'arte rubate: cosa provava quando tutto da solo si immergeva nella sua splendida collezione, percepiva ancora un senso di colpa o la contemplazione dei quadri ed il gusto del loro possesso erano superiori a tutto?
galleria 1

galleria 2

galleria 3

galleria 4

martedì 12 agosto 2008

...E CHI VIVE SI DA' PACE...

Quando le agenzie il 7 di agosto hanno diffuso la notizia della morte di Pininfarina in un incidente stradale, è arrivata anche la notizietta, che non ha avuto il risalto che meritava, che le azioni della società poco dopo sono state sospese dalle contrattazioni di borsa per eccesso di rialzo. Mi sono immaginata le sale della Borsa come si vedono nei film, con gli operatori affannati a gesticolare, telefonare, vociare, che alla notizia improvvisa si fermano un attimo attoniti, poi, scambiandosi un'occhiata complice, cominciano a comprare, comprare, comprare...per le condoglianze ci sarà tempo più tardi...


Yahoo-Finanza

domenica 10 agosto 2008

F. Garcia Lorca - Poesia

da "CANZONI":

CANZONE DI CAVALIERE:

Cordova.
Lontana e sola.

Cavallina nera, grande luna,
e olive nella mia bisaccia.
Pur conoscendo le strade
mai più arriverò a Cordova.

Nel piano, nel vento,
Cavallina nera, luna rossa.
La morte mi sta guardando
dalle torri di Cordova.

Ahi, che strada lunga !
Ahi, la mia brava cavalla !
Ahi, che la morte mi attende
prima di giungere a Cordova !

Cordova.
Lontana e sola.

giovedì 7 agosto 2008

LA RENNA



Ho cercato questa foto dopo aver letto il bellissimo articolo di Paolo Rumiz su Murmansk, la più grande città sopra il Circolo polare ed il suo fiordo, apparso sul quotidiano La Repubblica di oggi, nello speciale "L'altra Europa".

Trascrivo da P.Rumiz solo queste poche righe, ma tutto l'articolo è da leggere:
...
Il fiordo è l'unico del mare artico russo che non gela d'inverno: Hitler lo bombardò ferocemente per tagliare i rifornimenti a Stalin. Il fotografo Evgenij Chaldej prese foto memorabili di quei giorni. Una specialmente, una renna sotto le bombe. Era diventata la mascotte della città, l'avevano allenata a portare bombe in prima linea con le slitte, ma poi la abbandonarono, in una ritirata precipitosa. Lei inseguì i camion, poi desistette, e Chaldej immortalò proprio quell'istante della resa, in cui l'animale tradito rinuncia a sperare negli uomini.
...

domenica 3 agosto 2008

SPAGNA, ultimo giorno




29 luglio 2008 - Barcellona, ormai siamo di casa, Barrio Gotic, bellissimi palazzi, straducole piene di cose (ma perchè non abbiamo trovato in due giorni nè un negozio di dischi nè uno di strumenti musicali?), poi la Rambla del Mar, il Mare Magnum, tutti gli spot che Simone vuole skateare da quando siamo partiti sono qui a disposizione...
A sera noi abbiamo camminato per circa dieci ore e lui per dieci ore ha skateato.
Stiamo per imbarcarci, mangiamo una doverosa paella in un ristorante veramente odioso e poi la nostra nave ci accoglie.

sabato 26 luglio 2008

DIARIO DI BORDO, SPAGNA. Ora siamo a Barcellona



28 luglio 2008 - Ormai siamo verso la fine del viaggio, due giorni a Barcellona e poi ci imbarcheremo per Livorno.
Andiamo in città comodamente con il treno, dal campeggio El Masnou.
La città è enorme e la Sagrada Familia è abbastanza lontana dal centro, quando ci arriviamo è circondata dai pullman di turisti, dopo i Pirenei l'impatto del caos e del caldo ci mette in difficoltà.
Park Guell, ci hanno indicato un'entrata secondaria e camminiamo tantissimo prima di arrivare al parco architettonico, appena troviamo le famose panchine capita un malore da caldo, potevamo restare al fresco, accidenti... poi tutto si placa, il parco è magico, un chitarrista nel padiglione a colonne suona come Segovia, andiamo via in taxi, una birra fresca in Plaza Catalunya, bella questa città, domani facciamo il quartiere gotico e Simone vuole skateare...

¿SPAGNA?


foto di A. Sacchetti, http://www.artsealtro.it/

24-25-26/7/08 -
gite dalla valle di Hecho a cercare i grifoni. Siamo tornati all'osservatorio (Mirador des buitres) sopra Sarsamarcuello, 5 km di sterrata, emozionanti i grifoni visti dall'alto contro i Mallos di Riglos.

Dieci anni fa i bimbi apparecchiavano la tavola con i sassi mentre noi guardavamo i grifoni. Oggi c'e' solo Simone di sedici anni, Francesco e' con gli amici in Irlanda, ma si ricorda che qui ha perso una motociclettina...

Valle di Anso, Grifoni che volano mentre faccio il bagno nel rio Veral...

Visita a Jaca, bella, ma non ho piu' tempo all'internet point.

mercoledì 23 luglio 2008

SPAGNA

22/7/08 Visita a Saragozza e nel pomeriggio trasferimento a Hecho sui Pirenei. Grifoni e Capovaccai subito a Monrepos.

¡SPAGNA!

21/7/08 Oggi trasferimento verso i Pirenei, ma prima proviamo a far volare l'aquilone. Il tempo é nuvolo, ma la spiaggia non é triste, fra aquiloni, windsurf, kitesurf tutti sono molto attivi.
Poi partenza, Escala, Barcellona, Lleida, Zaragozza dove dopo molte peripezie scopriamo un campeggio comunale nuovissimo, inaugurato a marzo 2008, peccato solo per stanotte.

domenica 20 luglio 2008

SPAGNA

Oggi gita fuori perché siamo scottati e per vedere qualcosa dei tanti posti interessanti dell'Empordá.
Sosta al parco naturale Aiguamolls de l' Empordá: dal capanno vediamo due cicogne, gruccioni, vari germani, garzetta, due aironi cenerini, un daino che passa dietro vari cespugli e poi lo vediamo bene che cammina dentro l'acqua, gabbiani, ballerine bianche, storni, cardellini, tre cavalli come quelli della Camargue con un puledrino.
Poi visita al Cap de Creus, bellissimo posto di rocce lunari e profonde insenature di mare. Caffé al faro con panorama, bagno, ma l'acqua non é pulita, peccato.

SPAGNA - DIARIO DI BORDO

16/7/08 Ci imbarchiamo a Livorno con la Grimaldi Lines per Barcellona.
17/7/08 Arriviamo a Barcellona alle 23 circa, in ritardo di tre ore. Manchiamo clamorosamente l'unico posto adatto per dormire in camper e ci tocca fermarci in albergo a Girona per troppa stanchezza, ma abbiamo fortuna, l'albergo é comodissimo.
18/7/08 Grande colazione a buffet su cui ci buttiamo come se fossimo digiuni da giorni e poi partenza per l'Empordá.
Sistemazione in campeggio a Sant Pere Pescador e subito al mare, grande spiaggia, mare abbastanza bello, sicuramente pulito, somiglia molto al golfo di Marina di Campo.
19/7/08 Mare e riposo, un po' ci scottiamo.

martedì 17 giugno 2008

Promessa a un amico

Giosuè Carducci
"Davanti a San Guido"

I cipressi che a Bolgheri alti e schietti
Van da San Guido in duplice filar,
Quasi in corsa giganti giovinetti
Mi balzarono incontro e mi guardar.
Mi riconobbero, e "Ben torni omai"
Bisbigliaron vèr' me co 'l capo chino
"Perché non scendi? Perché non ristai?
Fresca è la sera e a te noto il cammino.
Oh siediti a le nostre ombre odorate
Ove soffia dal mare il maestrale:
Ira non ti serbiam de le sassate
Tue d'una volta: oh non facean già male!
Nidi portiamo ancor di rusignoli:
Deh, perché fuggi rapido così?
Le passere la sera intreccian voli
A noi d'intorno ancora. Oh resta qui!"
"Bei cipressetti, cipressetti miei,
Fedeli amici d'un tempo migliore,
Oh di che cuor con voi mi resterei"
Guardando lor rispondeva, "oh di che cuore!
Ma, cipressetti miei, lasciatem'ire:
Or non è più quel tempo e quell'età.
Se voi sapeste!... Via, non fo per dire,
Ma oggi sono una celebrità.
E so legger di greco e di latino,
E scrivo e scrivo, e ho molte altre virtù:
Non son più, cipressetti, un birichino,
E sassi in specie non ne tiro più.
E massime a le piante". Un mormorio
Pe' dubitanti vertici ondeggiò
E il dì cadente con un ghigno pio
Tra i verdi cupi roseo brillò.
Intesi allora che i cipressi e il sole
Una gentil pietade avean di me,
E presto il mormorio si fe' parole:
"Ben lo sappiamo: un pover uom tu se'.
Ben lo sappiamo, e il vento ce lo disse
Che rapisce de gli uomini i sospir,
Come dentro al tuo petto eterne risse
Ardon che tu né sai né puoi lenir.
A le querce ed a noi qui puoi contare
L'umana tua tristezza e il vostro duol.
Vedi come pacato e azzurro è il mare,
Come ridente a lui discende il sol!
E come questo occaso è pien di voli,
Com'è allegro de' passeri il garrire!
A notte canteranno i rusignoli:
Rimanti, e i rei fantasmi oh non seguire;
I rei fantasmi che da' fondi neri
De i cuor vostri battuti dal pensier
Guizzan come da i vostri cimiteri
Putride fiamme innanzi al passegger.
Rimanti; e noi, dimani, a mezzo il giorno,
Che de le grandi querce a l'ombra stan
Ammusando i cavalli e intorno intorno
Tutto è silenzio ne l'ardente pian,
Ti canteremo noi cipressi i cori
Che vanno eterni fra la terra e il cielo:
Da quegli olmi le ninfe usciran fuori
Te ventilando co 'l lor bianco velo;
E Pan l'eterno che su l'erme alture
A quell'ora e ne i pian solingo va
Il dissidio, o mortal, de le tue cure
Ne la diva armonia sommergerà".
Ed io: "Lontano, oltre Apennin, m'aspetta
La Tittì" rispondea; "Lasciatem'ire.
È la Tittì come una passeretta,
Ma non ha penne per il suo vestire.
E mangia altro che bacche di cipresso;
Né io sono per anche un manzoniano
Che tiri quattro paghe per il lesso.
Addio, cipressi! addio, dolce mio piano!".
"Che vuoi che diciam dunque al cimitero
Dove la nonna tua sepolta sta?"
E fuggìano, e pareano un corteo nero
Che brontolando in fretta in fretta va.
Di cima al poggio allor, dal cimitero,
Giù de' cipressi per la verde via,
Alta, solenne, vestita di nero
Parvemi riveder nonna Lucia:
La signora Lucia, da la cui bocca,
Tra l'ondeggiar de i candidi capelli,
La favella toscana, ch'è sì sciocca
Nel manzonismo de gli stenterelli,
Canora discendea, co 'l mesto accento
De la Versilia che nel cuor mi sta,
Come da un sirventese del trecento,
Piena di forza e di soavità.
O nonna, o nonna! Deh com'era bella
Quand'ero bimbo! Ditemela ancor,
Ditela a quest'uom savio la novella
Di lei che cerca il suo perduto amor!
"Sette paia di scarpe ho consumate
Di tutto ferro per te ritrovare:
Sette verghe di ferro ho logorate
Per appoggiarmi nel fatale andare:
Sette fiasche di lacrime ho colmate,
Sette lunghi anni, di lacrime amare:
Tu dormi a le mie grida disperate,
E il gallo canta, e non ti vuoi svegliare".
Deh come bella, o nonna, e come vera
È la novella ancor! Proprio così.
E quello che cercai mattina e sera
Tanti e tanti anni in vano, è forse qui,
Sotto questi cipressi, ove non spero,
Ove non penso di posarmi più:
Forse, nonna, è nel vostro cimitero
Tra quegli altri cipressi ermo là su.
Ansimando fuggìa la vaporiera
Mentr'io così piangeva entro il mio cuore;
E di polledri una leggiadra schiera
Annitrendo correa lieta al rumore.
Ma un asin bigio, rosicchiando un cardo
Rosso e turchino, non si scomodò:
Tutto quel chiasso ei non degnò d'un guardo
E a brucar serio e lento seguitò.

lunedì 9 giugno 2008

UNA FOTO

Questa è una delle cose più curiose che ho visto ultimamente:

martedì 3 giugno 2008

link al blog di Grillo



per diffondere questo banner, andare attraverso il link del titolo al blog di Beppe Grillo e copiare il testo html

giovedì 29 maggio 2008

LE STORIE DEL TRENO 3

Ho visto una signora che tentava di timbrare il biglietto del treno alla macchinetta del caffé del binario 9

martedì 27 maggio 2008

LE STORIE DEL TRENO 2

Due sorelline sui sette otto anni sedute di fronte a me, la più grande biondina, la piccola castana, vestite da scuola.
«Come sei verde!» dice la grande alla sorella.
«Uffa, ora si comincia!...» sbuffa la piccola, e si pizzica forte le guance per farle rosse, «Ora come sono?»
«Verde piú scuro» é la riposta crudele della sorella.

sabato 24 maggio 2008

Dal quotidiano "LA REPUBBLICA", ed.on line del 24 maggio 2008

Copio e incollo questo articolo della "Repubblica", che mi ha colpito molto:

NAPOLI - Dalla professoressa Elisa Di Guida, docente di storia e filosofia in un liceo di Napoli, riceviamo (Quotidiano La Repubblica, ed. on-line del 24/5/2008 n.d.r.) questa testimonianza sugli scontri di ieri sera a Chiaiano: "Io sono nata in quella zona - ci ha raccontato per telefono - ma non abito più lì da tempo. Però mi sento legata a quella gente e a questa brutta vicenda. Così ieri sera ero lì e ho visto cose terribili. Ho avuto la sensazione che tutto fosse preparato, che la polizia abbia caricato improvvisamente senza una ragione, una scintilla. Perciò ho deciso di provare a scrivere quello che avevo visto". Ecco il racconto della professoressa Di Guida.
"Datemi voce e spazio perché sui giornali di domani non si leggerà quello che è accaduto. Si leggerà che i manifestanti di Chiaiano sono entrati in contatto con la polizia. Ma io ero lì. E la storia è un'altra". "Alle 20 e 20 almeno 100 uomini, tra poliziotti, carabinieri e guardie di finanza hanno caricato la gente inerme. In prima fila non solo uomini, ma donne di ogni età e persone anziane. Cittadini tenaci ma civili - davanti agli occhi vedo ancora le loro mani alzate - che, nel tratto estremo di via Santa Maria a Cubito, presidiavano un incrocio. Tra le 19,05 e le 20,20 i due schieramenti si sono solo fronteggiati. Poi la polizia, in tenuta antisommossa, ha iniziato a caricare. La scena sembrava surreale: a guardarli dall'alto, i poliziotti sembravano solo procedere in avanti. Ma chi era per strada ne ha apprezzato la tecnica. Calci negli stinchi, colpi alle ginocchia con la parte estrema e bassa del manganello. I migliori strappavano orologi o braccialetti. Così, nel vano tentativo di recuperali, c'era chi abbassava le mani e veniva trascinato a terra per i polsi. La loro avanzata non ha risparmiato nessuno. Mi ha colpito soprattutto la violenza contro le donne: tantissime sono state spinte a terra, graffiate, strattonate. Dietro la plastica dei caschi, mi restano nella memoria gli occhi indifferenti, senza battiti di ciglia dei poliziotti. Quando sono scappata, più per la sorpresa che per la paura, trascinavano via due giovani uomini mentre tante donne erano sull'asfalto, livide di paura e rannicchiate. La gente urlava ma non rispondeva alla violenza, inveiva - invece - contro i giornalisti, al sicuro sul balcone di una pizzeria, impegnati nel fotografare".
"Chiusa ogni via di accesso, alle 21, le camionette erano già almeno venti. Ma la gente di Chiaiano non se ne era andata. Alle 21.30, oltre 1000 persone erano ancora in strada. La storia è questa. Datemi voce e spazio. Perché si sappia quello che è accaduto. Lo stato di polizia e l'atmosfera violenta di questa sera somigliano troppo a quelli dei regimi totalitaristi. Proprio quelli di cui racconto, con orrore, ai miei studenti durante le lezioni di storia".
Elisa Di Guida (docente di Storia e Filosofia - Napoli) (24 maggio 2008)

venerdì 16 maggio 2008

LE STORIE DEL TRENO 1

Ho visto una ragazza Rom che si faceva la doccia,vestita e con una bottiglia di pastica, alla fontina della stazione fra i binari 8 e 7.
Si era tolta le scarpe, ma aveva tenuto i calzettoni e si lavava i lunghi capelli a treccia con un sapone, sciacquandoli poi con la bottiglia d'acqua; dopo ha usato i capelli come spugna e si è lavata il viso, le braccia e la scollatura, poi tirandosi un po' su la gonna lunga ha lavato gambe e piedi, poi è arrivato un treno al binario 8 e non ho visto altro.

venerdì 9 maggio 2008

IN GIARDINO, maggio 2008

E' tanto che non metto un po' di foto:
eccone alcune del mio piccolissimo giardino che quest'anno sta venendo molto carino.