giovedì 27 gennaio 2011

SE QUESTO E' UN UOMO



L'ho letto in questi giorni per la prima volta, è sorprendente la sobrietà di questo racconto, la quasi scientificità delle osservazioni e delle descrizioni della vita e delle dinamiche sociali che si instaurano perfino nel lager. Ed è terribile scoprire ed anche ammirare l'incredibile capacità di adattamento dei poveri prigionieri che, a costo di qualunque cosa, si ritagliano come possono un frammento di serenità anche in mezzo all'orrore.
Due ricordi dal racconto: i prigionieri che affrontano l'inverno polacco vestiti con casacca e calzoni di tela, i prigionieri che devono dormire in due per branda, testa-piedi e vicini vicini, quasi abbracciati, tra sconosciuti.

Primo Levi - SE QUESTO E' UN UOMO

mercoledì 19 gennaio 2011

LE STORIE DEL TRENO 12

Un signore anziano si rivolge ad una ragazza e, indicando il cartellone delle Partenze, chiede:
''Mi scusi, sa dov'é il pannello degli Arrivi?''
La ragazza appare spiazzata.
''...Mah,..sará questo!'' dice, indicando le Partenze.
''No, queste sono le Partenze.''
E lei, un po' piccata:
''Appunto, se i treni partono, vorrá dire che sono arrivati, no?''