giovedì 27 gennaio 2011

SE QUESTO E' UN UOMO



L'ho letto in questi giorni per la prima volta, è sorprendente la sobrietà di questo racconto, la quasi scientificità delle osservazioni e delle descrizioni della vita e delle dinamiche sociali che si instaurano perfino nel lager. Ed è terribile scoprire ed anche ammirare l'incredibile capacità di adattamento dei poveri prigionieri che, a costo di qualunque cosa, si ritagliano come possono un frammento di serenità anche in mezzo all'orrore.
Due ricordi dal racconto: i prigionieri che affrontano l'inverno polacco vestiti con casacca e calzoni di tela, i prigionieri che devono dormire in due per branda, testa-piedi e vicini vicini, quasi abbracciati, tra sconosciuti.

Primo Levi - SE QUESTO E' UN UOMO

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