domenica 28 marzo 2010

SULLA TELEVISIONE: PRIVATIZZARE LA RAI?

In realtà quello che servirebbe sarebbe la cacciata dei partiti dalla tv pubblica, una rai resa per legge veramente indipendente e rappresentativa di tutte le realtà del paese. Il mercato, che significa? qualche altro miliardario che compra una/tre reti e fa il bello e il cattivo tempo alla faccia nostra? oppure la mitica cordata di "capitani coraggiosi", per non dire di prestanomi? La Televisione è un grande mezzo educativo e culturale, tanti non erano nati quando il Maestro Manzi insegnava a scrivere ai tanti analfabeti, ora non siamo più in quel momento storico, ma siamo sicuri di non aver bisogno di lezioni di vita civile, di corsi di recupero di solidarietà, di spettacoli che arricchiscono umanamente, pur restando divertenti ed interessanti? Ne abbiamo avuto proprio ora un esempio grazie a Michele Santoro, c'è il Teatro, c'è la musica, la satira, l'intrattenimento intelligente, l'informazione non viziata...questo deve recuperare la Rai, questa è la sua vocazione di servizio pubblico e non c'e nessun padrone privato che ce la può restituire. (Nel 1952 mio babbo Giorgio, che era Ingegnere, costruì da sè la prima televisione, i vicini di casa sentirono tutti le urla di entusiasmo all'apparizione sullo schermo del monoscopio... dopo, per tanto tempo, ci siamo riuniti, vicini, nonni, parenti, tutti, la sera, a vedere questa magia, questa finestra sul mondo...)

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