L'ho letto in questi giorni per la prima volta, è sorprendente la sobrietà di questo racconto, la quasi scientificità delle osservazioni e delle descrizioni della vita e delle dinamiche sociali che si instaurano perfino nel lager. Ed è terribile scoprire ed anche ammirare l'incredibile capacità di adattamento dei poveri prigionieri che, a costo di qualunque cosa, si ritagliano come possono un frammento di serenità anche in mezzo all'orrore.
Due ricordi dal racconto: i prigionieri che affrontano l'inverno polacco vestiti con casacca e calzoni di tela, i prigionieri che devono dormire in due per branda, testa-piedi e vicini vicini, quasi abbracciati, tra sconosciuti.
Primo Levi - SE QUESTO E' UN UOMO
giovedì 27 gennaio 2011
SE QUESTO E' UN UOMO
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isa
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mercoledì 19 gennaio 2011
LE STORIE DEL TRENO 12
Un signore anziano si rivolge ad una ragazza e, indicando il cartellone delle Partenze, chiede:
''Mi scusi, sa dov'é il pannello degli Arrivi?''
La ragazza appare spiazzata.
''...Mah,..sará questo!'' dice, indicando le Partenze.
''No, queste sono le Partenze.''
E lei, un po' piccata:
''Appunto, se i treni partono, vorrá dire che sono arrivati, no?''
''Mi scusi, sa dov'é il pannello degli Arrivi?''
La ragazza appare spiazzata.
''...Mah,..sará questo!'' dice, indicando le Partenze.
''No, queste sono le Partenze.''
E lei, un po' piccata:
''Appunto, se i treni partono, vorrá dire che sono arrivati, no?''
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isa
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